"Le persone non fanno viaggi, sono i viaggi che fanno le persone" J.Steinbeck

mercoledì 23 luglio 2014

York, Canterbury e Oxford

Proseguendo nel tour delle gite “fuori Londra”, sono sicuramente da segnalare queste tre città, ciascuna famosa per motivi diversi, e ciascuna diversamente lontana dalla Capitale inglese.

York
York, delle tre, è quella che dista di più rispetto a Londra; tuttavia, poiché risulta la seconda città più visitata dell’Inghilterra (indovinate qual è la prima..),se possibile, una puntatina è d’obbligo.  
York si staglia a Nord dell’Inghilterra, a circa 350 km dalla Capitale, ed è capoluogo della contea dello Yorkshire.
Città fondata in epoca romana con il nome di Eboracum, nei secoli ha avuto un ruolo cruciale nella storia inglese (chi non ha studiato la guerra delle due rose, tra i Lancaster e, appunto,e gli York), divenendo più volte sede dello stesso Parlamento.
Oggi il suo ruolo politico e amministrativo è nettamente ridimensionato, tuttavia resta un gioiello dal punto di vista turistico.
Per gli spostamenti, mi affido sempre alla National Express (a cui, per ulteriori info, rimando al precedente post): scelgo l’economicità rispetto alla velocità.  Con la tessera Coachcard e comprando insieme A/R pago 40 £: il viaggio dura oltre 5 ore. Poco male, il pullman può anche essere visto come sostituto gratuito all’ostello: prenoto il ritorno durante la notte, così mi risolvo anche il problema sul dove dormire.
Comprata la mappa della città (scaricabile qui http://mediafiles.thedms.co.uk/Publication/YK/cms/pdf/Street%20map%20May%2014.pdf) , decido di iniziare con una veloce perlustrazione.
Il centro, racchiuso dalle mura, è quasi totalmente pedonale,  e ,vista la non eccessiva grandezza, risulta agevole da girare a piedi.
Nonostante i tanti centri di interesse, che elencherò in seguito, la vera particolarità di York sono le viuzze strette del centro, le case in stile medievale, le strade lastricate con pietroni, il lungofiume da cui si può osservare il profilo della città, e, luogo per eccellenza, le mura che circondano la città vecchia per centinaia di metri, accessibili gratuitamente, che regalano punti di vista diversi delle principali costruzioni cittadine.
Quindi, andando in ordine, i luoghi imperdibili per me sono:
- il “budello” della vecchia città: la via più nota è senz’altro la Shambles”; ma, in generale, è tutto il centro storico a meritare. Vi capiterà anche di passare di fronte al Guy Fawkess Inn, in High Petergate, albergo che ha la particolarità di sorgere dove nacque Guy Fawkes, cattolico inglese vissuto a cavallo del 16° secolo, che provò, con altri congiurati, a far saltare il Parlamento. Fu scoperto e arso viso, ma il suo volto, stilizzato, rimane una delle maschere più frequenti in cui ci si può imbattere durante le manifestazioni in piazza di tutto il mondo, oltre a regalare oscurità al volto di V, nel film “V per Vendetta.” ;
maschera di Fawkes

- le mura che circondano la città, accessibili tramite scale in più punti e gratuite; mentre risultano a pagamento le torrette.
- La Cattedrale, probabilmente l’attrazione più nota della città. L’ingresso per adulti costa 15£, 14 per studenti. Forse anche per questo, oltre che per l’indigestione di cattedrali che avevo fatto in quel periodo,che mi sono accontentato di fare un giro intorno ad essa, nel curatissimo parco che la circonda.
-Clifford Tower e il Castle Museum. La prima è una torretta che si erge di fronte al castello. Merita l’ingresso giusto per la visita che da lì si può godere sulla città; per il resto si può anche evitare (costo, per studenti, 3.5 £).
Clifford Towers

Il castello, invece, è molto interessante: viene ripercorsa la sua storia nei secoli, con cimeli reali e rappresentazioni (quando sono entrato io il tema era la commemorazione dei cent’anni dall’inizio della prima Guerra Mondiale); insomma, non voglio svelarvi nulla, ma lo consiglio. Il costo per adulti è di 9.5£ (8.5£ per studenti).
Occhio anche alle promozioni in atto: nel mio periodo l’ingresso al Castello + l’accesso allo Yorkshire Museum venivano 12 £.
- Lo Yorkshire Museum: ecco, non so se consigliarlo. Lo faccio se, come me, avete aggiunto 2,5 £ all’ingresso del biglietto per il “Castle Museum”; sennò, a meno che non siate appassionati della storia locale inglese, si potrebbe anche soprassedere. Ciò che proprio non si può evitare di vedere è il parco che lo circonda: mura romane, fontane, vecchie torri sono arricchite da frequenti esibizioni militari e da centinaia di inglesi che si riversano in questo antico parco per qualche ora di tranquillità.
- Yorvik Museum; situato nel centro cittadino, questo museo ripercorre la vita e le abitudini dei vichinghi, che invasero York nell’866, eleggendola capitale del Regno di Yorvik. Non saprei se consigliarlo o meno, visto che non ci sono entrato( mi dava l’impressione di essere un po’ troppo “romanzato” e infantile!). I giudizi su Tripadvisor potrebbero essere un buon orientamento! Il costo per l’ingresso adulto è di circa 10 £ (8 per studenti), anche se può aumentare integrando altre attività praticabili non incluse nel prezzo, come la “dig”, la parte che comprende le scoperte archeologiche;
- Railways Muesum: gratuito, anche se la donazione di 3£ è praticamente d’obbligo, ripropone una stazione dell’epoca, con, sui binari, molti treni di inizio secolo.
Colpisce per maestosità e cura di particolari: infatti, nell’enorme stazione iniziale, si può salire su molti vagoni dell’epoca e assaporare epoche passate. Oltre a ciò, c’è una (trascurabile) sezione dedicata ai treni merci e un eccezionale salone riguardante gli sviluppi ferroviari e le nuove tecnologie. La visita si conclude con una ricostruzione delle officine e degli studi ingegneristici effettuati.
Che dire, pur non essendo un appassionato del genere, il museo vale assolutamente una visita, anche per capire il legame che gli inglesi hanno con le proprie Ferrovie ( chissà perché, ma ho la sensazione che se Trenitalia curasse un museo analogo, non avrebbe la coda alla biglietteria).

Costo totale da Londra: 65£ (40 di viaggio, più 20 per entrare in 3-4 attrazioni, più 5 per mangiare)
Tempo visita: almeno 8 ore, visto anche il tempo per raggiungerla
Consigliata: decisamente si!


Canterbury
Il nome di questa cittadina mi ha subito evocato ricordi liceali.
Impossibile dimenticare “Canterbury Tales” di G.Chaucer , letto controvoglia qualche estate fa per ordine del professore d’inglese.
Poi, come molte volte capita, le cose studiate malvolentieri un tempo tra i banchi di scuola, si finisce per rivalutarle e apprezzarle, complice anche la lontananza da insidiose verifiche e sufficienze da raggiungere.
Così eccomi qua, come al solito usando la National Express in partenza da Londra Coach Station, a compiere il mio personalissimo pellegrinaggio verso la Cattedrale in cui è sepolto Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury, che si oppose ad alcuni interventi antiecclesiastici dell’allora Re d’Inghilterra, Enrico II , venendo perciò ucciso nel 1173. Fu poi santificato e reso martire, e da allora la sua tomba è meta di continui pellegrinaggi: il più noto è quello descritto dalla penna (e dalla fantasia) di Chaucer nel XIV secolo, che narrò le storie che alcuni pellegrini si raccontavano sulla tratta Londra- Canterbury per far passare il tempo.
Lungi da me dal farla a piedi, prendo il solito biglietto A/R, che, associato alla Young Person coachcard, mi permette di fare avanti e indietro con 13 £ , impiegando circa 1.50 h a tratta.
La stazione dei bus è molto vicina al cuore della città, e all’interno di essa vengono distribuite gratuitamente cartine del centro.
La parte antica è racchiusa dalle mura, e la stella polare di Canterbury è, manco a dirlo, la sua cattedrale ( questo il sito di riferimento http://www.canterbury-cathedral.org/)
Le sue guglie sono visibili da qualsiasi punto, anche se gli edifici cittadini si stringono intorno a lei rendendo impossibile, una volta entrati nell’area ad essa dedicata, inquadrarla totalmente con l’obiettivo della macchina foto (lo so, so problemi!).
La cattedrale di Canterbury
Proprio la presenza tutt’intorno di case e mura rende la cattedrale “coperta” da vicino: per ammirarla, anche solo da fuori, è necessario entrare nell’area a pagamento. Il biglietto intero costa 10 £, ma, fortuna vuole che quel giorno a causa di lavori di restaurazione, l’ingresso fosse libero.
Comunque sia, mi pare di aver capito che anche la domenica l’accesso alla cattedrale è gratuito, visto che si tratta del loro giorno santo.
La cripta, le tombe, gli altari, le vetrate,i confessionali, le candele ,il pavimento in pietra,i cassettoni finemente intagliati, le cappellette ai lati delle navate centrali: tutto contribuisce a dare imponenza ma anche grande austerità a questo monumento.
Il tutto fu amplificato dalle suggestive prove del coro che si stavano svolgendo durante la mia visita e che occludevano parte dell’edificio alla visita dei turisti.
Sicuramente il punto più interessante e fotografato (in barba ai divieti) è la lapide celebrativa di T.Becket, anche se non mancano altri beati e personaggi d’interesse sepolti lì.
Usciti dalla cattedrale, non resta che farsi trascinare dalla corrente di turisti che affollano le stradine medievali del centro, fare un salto al castello di Canterbury, una sorta di semplice parallelepipedo in pietre, privo di qualsiasi punto di interesse, e forse per questo ad ingresso gratuito; percorrere il delizioso lungofiume, solcato da piccole imbarcazioni, i cui lati sono abbelliti da fiori e piante; ammirare la pace che si trova nel “Westgate Gardens”;cercare di evitare trappole per turisti, come il museo dei “racconti di Canterbury”.Il tutto senza perdere mai di vista lei, il vero e unico gioiello della città, che come avviene ormai da diversi secoli, attira frotte di pellegrini e turisti. La Cattedrale.

Costo da Londra: circa 38 £(13 di viaggio, 10 di ingresso alla Cattedrale, 5 per mangiare)
Tempo visita: circa 4 ore, ti cui almeno due da dedicare alla cattedrale

Consigliata: Ni

Oxford
“Scegliere tra Oxford e Cambridge è come scegliere tra la mamma e il papà”. Con queste parole il responsabile dell’ufficio turistico di Londra mi ha liquidato: gli avevo appena chiesto di consigliarmi tra una delle due città universitarie. Visitarle tutte e due mi pareva un'inutile ripetizione.
Esse si trovano a una distanza più o meno simile da Londra, una novantina di Km, e gli inglesi spesso le chiamano “Oxbridge”, accomunandole.
Nella comunità in cui risiedo chiedo a lungo quale sia , secondo loro, la più meritevole di una visita, ma, rendendomi conto che le risposte sono inesorabilmente orientate dal diverso passato universitario di chi mi consiglia, preferisco fare da me: Oxford!
Scelgo lei un po’ perché (forse)leggermente più nota, un po’ perché la leggenda vuole che, a inizio XIIV secolo, Cambridge fu fondata da alcuni ex studenti di Oxford, allontanatisi in seguito a diverbi coi locali. Insomma, mi oriento per gli “originali”!
Con 18£ si va e si torna, sempre con la NE e sempre da Londra.
Dopo un paio d’ore di pullman, eccomi arrivato: la stazione si trova appena superato l’Oxford Canal, di fianco alla vecchia stazione dei vigili del Fuoco. (qui la mappa http://cebmh.warne.ox.ac.uk/csr/images/central_ox_map.pdf)
La parte “interessante” della città è delimitata a Est dal River Chierwell e a Ovest dall’Oxford Canal, appunto.
Procuratomi una cartina presso il centro Informazioni, inizio a percorrere la High Street, la via che taglia orizzontalmente tutto il centro della città. Da questa via partono diverse traverse: ciascuna conduce a differenti College, piazzette, edifici in stile gotico- medievale.
Mc Donald’s e KFF si alternano senza apparente contraddizione a edifici del tardo ‘500; vie dello shopping e cupi atri universitari convivono armoniosamente.
Sicuramente l’edificio più celebre è il “Radcliffe Camera”, a pianta circolare, incastrato tra la “Bodleian Library” e la Chiesa di Santa Vergine Maria. Purtroppo, se non si è studenti di Oxford non si può entrare, mentre lo si può fare (e lo coniglio) nell’attigua biblioteca.
Radcliffe Camera

Definita (a torto o a ragione non so) la più famosa biblioteca del mondo, essa contiene una copia di ogni libro pubblicato in Inghilterra. L’ingresso, che prevede una visita guidata, costa 7£, dura un’ora e si tiene quattro volte al giorno.
L’enorme libreria del duca Humfrey’s è forse la parte più spettacolare; inoltre, gli amanti di Harry Potter potranno provare l’emozione di entrare nella biblioteca di Hogwarts, visto che parte delle scene ambientate nella scuola di magia e stregoneria sono state girate lì!
A pochi metri dalla Biblioteca è presente “the Bridge of sighs”, traduzione “Il ponte dei sospiri”. Ecco, non me ne vogliano gli inglesi, ma questo ponte, che collega due College, non ha nulla a che fare per storia, ambientazione e significato con il suo omonimo a Venezia. Infatti, dopo una breve ricerca, mi sono accorto che questo è semplicemente un nomignolo attribuitogli da alcuni studenti, ma che nei piani dell’architetto non c’era alcuna volontà di emulare l’esemplare veneto.
A meritare una visita vi è anche il “Castello Rivelato”di Oxford, sede di numerose rappresentazioni teatrali, il cui tour costa 10 £ e arricchito da mura, una prigione e alcuni passaggi segreti.
Nonostante mi fossero stati consigliati, ho evitato di entrare per ragioni di budget al “Sheldom Theatre” e nella “Christ Church”, mentre mi sono concesso una passeggiata nel Giardino Botanico, fondato nel 1600, che costeggia parte del River Cherwell: finalmente ho potuto osservare gli studenti esercitarsi in canoa, immaginando epiche sfide con i rivali di sempre di Cambridge.
Poi,con un paio di sterline sono entrato al Trinity College, uno dei più noti di Oxford, dove ho potuto fare il giro dell'edificio, affacciarmi alle aule aperte al pubblico, e respirare dall'interno la vita accademica. Sono molti i college che permettono, in certe ore, la visita da parte dei turisti
Il resto della giornata l’ho passato per le vie di questa deliziosa cittadina medievale, ogni tanto finendo in mezzo a studenti che, con tanto di “tocco” festeggiavano la fine degli esami, chiedendomi se anche per loro quel momento coincidesse con l’inizio della disoccupazione.
Una volta conosciuta la somma delle rette che pagano annualmente e gli stringentissimi requisiti scolastici che bisogna avere per accedervi, mi sono convinto che no, era più probabile mi fossi imbattuto in futuri Carroll o Cameron. Comunque sia, auguri a loro.
Alla fine il dubbio se sia meglio Cambridge o Oxford mi è rimasto, comunque sia, sono rimasto soddisfatto della scelta fatta!

Costo: 45 £ (18 di viaggio, 10 di castello, 7 di biblioteca, 3 di giardino botanico, 2 di Trinity College, 5 per mangiare)
Tempo visita: 6 ore
Consigliato: si

Ah, per chi non la conoscesse, in Inghilterra è molto diffusa la catena di supermercati Poundland (che Dio la benedica), in cui tutto è venduto a 1£. Molto comodo è il reparto frigo, con sandwiches e molte altre "schifezze" pronte; spesso con un pound ti porti via 2-3 bibite. Era talmente economica che io, prima ancora di arrivare nella città di destinazione, mi segnavo sul diario l'indirizzo del Poundland della città (giuro, non lavoro per loro! :)

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