InterRail Regno Unito
(di Dario Zaia)
· Cos'è l’InterRail?
E’
un biglietto ferroviario che consente di viaggiare su tutti* i treni di uno
Stato europeo (InterRail One Country) o su tutti i treni d’Europa (Interrail
Global Pass). Ovviamente a prezzi differenti.
·
Perché l’InterRail?
E’
un ottimo sistema per viaggiare e vedere posti diversi, contenendo i costi.
· Cos'è il Regno Unito?
È
lo stato dell’Unione Europea noto per il calcio, la regina e la guida contromano.
·
Perché il Regno Unito?
E’
una splendida nazione! E poi è l’unico Paese in cui è permesso salire su ogni
treno senza sovrapprezzi e/o prenotazioni.
*Negli
altri Paesi ci sono limitazioni in relazione a determinate classi di treni (es:
alta velocità), per i quali bisogna prenotare o pagare un sovrapprezzo. Per maggiori
informazioni: http://it.interrail.eu/
·
Durata del viaggio: 10 giorni
·
Costo totale: 550 Euro, circa, (220 di
biglietto treno, 100 A/R Torino - Londra
Stansted, gli altri soldi spesi sul posto).
·
Numero partecipanti: 2 (sconsigliati gruppi troppo
numerosi).
Informazioni generali
Il treno
è il mezzo di trasporto ideale per viaggiare, visitando il maggior numero di
posti, in un paese come la Gran Bretagna. Il servizio è ottimo: treni puntuali,
puliti, e che raggiungono praticamente ogni località!
Il sistema ferroviario britannico è stato privatizzato decenni fa, dunque
esistono varie compagnie con treni e loghi differenti che effettuano il
servizio. Questo può generare un po’ di confusione per noi italiani abituati al
monocolore FS. Detto ciò, proprio perché è un servizio privato e molto
efficiente, i costi dei singoli biglietti sono notevolmente superiori a quelli
italiani. Per questo conviene farsi un biglietto Interrail ;)
Nello
specifico, noi abbiamo acquistato il biglietto da 220 euro che dà la
possibilità di viaggiare per 8 giorni, anche non consecutivi, su tutti i treni
del Regno Unito. Sul biglietto ci sono 8 caselle bianche dove, volta per volta,
si deve segnare la data del giorno in cui si vuole viaggiare.
Esempio:
se siamo al 22 luglio 2014 e io voglio viaggiare in treno, nella prima casella
bianca scrivo 22/7/14; e potrò salire e scendere da ogni treno fino alle 23 e
59 di questo giorno.
Occhio alla
tentazione di fare i furbi; come scrivere le date con penne cancellabili o
altri trucchetti per viaggiare più di quanto pagato. Se vedono pasticci o
cancellazioni nei riquadri bianchi potrebbero farvi storie e/o multe.
In Inghilterra i controlli sono molto più pignoli che qui da noi (ma dai!! )
Mi ha stupito il fatto che in ogni stazione l’accesso ai binari fosse
costituito da tornelli. Dunque solo chi ha un biglietto regolare può accedere
ai treni. Ovviamente c’è il controllo anche a bordo (come avviene qui da noi) e
molto spesso anche quando si scende: per uscire dalla zona-binari bisogna
inserire nuovamente il biglietto nei tornelli. Dato che il biglietto interrail
ha un formato diverso rispetto ai classici biglietti inglesi, ogni volta, per
accedere o uscire dalla zona-binari, si deve andare dall'addetto ai tornelli
per farseli sbloccare….un po’ una seccatura.
E’
prassi in Inghilterra prenotare il viaggio in treno. Spesso succede, quindi,
che il 60 o 70 per cento dei posti su una carrozza siano prenotati (segnalati
con un tagliandino posto sopra la poltrona). Bè... inutile dire che bisogna
sedersi in quelli liberi!
Le
stazioni chiudono per le pulizie generalmente da mezzanotte e mezza alle 4 di
mattina. In quelle piccole magari vi fanno anche rimanere dentro a dormire (se
mostrate di avere un biglietto del treno); in quelle grandi vi cacciano sempre.
Per gli orari dei treni?
Semplice: http://www.bahn.com/i/view/ITA/it/ Sito delle ferrovie tedesche. Il migliore.
Per dormire?
Io e il mio amico abbiamo programmato un viaggio per
sfruttare al meglio il nostro “investimento interrail”.
L’idea era quella di viaggiare di notte in treno; per due ragioni: 1) Se si
viaggia di notte si ha più tempo di giorno. 2) Si risparmiano i soldi del
pernottamento (in media un ostello costa sulle 30 sterline)
Bene…siamo arrivati al punto della questione. La domanda è…siete disposti a
dormire in treno/stazione la maggior parte delle notti? Io e il mio compagno di
avventura l’abbiamo fatto per ben 8 volte! Andando in ostello soltanto 2 notti,
a Glasgow.
Tutto sta nell'organizzarsi bene il viaggio da casa. Segnandosi gli orari e le
coincidenze
Esempio: per “dormire” a Londra abbiamo preso il
treno notturno London(Paddington)-Plymouth che partiva alle 23:45 e arrivava alle
5:15. Lì, abbiamo preso il treno in direzione contraria che ci impiegava circa tre
ore per tornare.
Risultato: 8 ore di “sonno” in treno intervalla da mezzoretta di attesa alla
stazione. Certo…non è il massimo…ma alle 9 di mattina eravamo di nuovo a
Londra, senza spendere un euro aggiuntivo per dormire J.
NB: è comunque consigliata una notte in
ostello ogni tanto. Almeno una ogni 3 o 4 notti. Anche solo per riposarsi
decentemente, farsi una bella doccia e lavarsi i vestiti. XD
Per mangiare?
Noi ci siamo fissati
un budget di 5 sterline giornaliere a testa per 3 pasti!! Impresa
difficilissima; ma cha abbiamo quasi sempre portato a termine. È pieno di
supermercati e minimarket (la catena Tesco…onnipresente)
in cui comprare da mangiare con pochi pounds.
Ovviamente, poi, ci si riduce sempre a pane e salame (o formaggio). Ma si
sa…per una dieta più equilibrata occorre spendere di più!
Per bere?
In una vacanza interrail si cammina molto e si beve
molto. Per quello che abbiamo visto non ci sono molte fontanelle in
Inghilterra, ergo, si compra l’acqua in bottiglia. Sempre.
Ricordate, però, che tutti i vostri beni materiali li porterete con voi nello
zaino…quindi non esagerate! Consiglio personale: viaggiare al massimo con una
bottiglia da 1,5 litri per volta!
Per quanto riguarda l’alcol, lo vendono solo ai maggiorenni. Sono fiscali da
questo punto di vista. Addirittura, in alcuni parchi è espressamente vietato
entrare con bevande alcoliche -.-
Per lavarsi?
I bagni sono a
pagamento in ogni stazione (siamo sui 50 penny) ma sono puliti e pieni di gente
“per bene” che fa toilet. In alcune stazioni molto grandi c’è anche la doccia! Noi
l’abbiamo fatta a London Paddington al
costo di 5 sterline. Bella esperienza. Ovviamente si
può sempre fare tutto nel bagno del treno…ma tra la ristrettezza dell’ambiente
e i movimenti del viaggio, risulta piuttosto scomodo.
Cosa portare?
Direi il minimo indispensabile visto che lo zaino lo porterete in spalla
praticamente sempre. Tenete conto, però, che in una vacanza di questo tipo è
molto difficile lavarsi la roba. Abbondare con la biancheria dunque ;)
NB: In molte stazioni è possibile lasciare gli zaini nel deposito bagagli.
Soluzione molto comoda per visitare una città in leggerezza. Il problema è che
il costo per un deposito può arrivare anche a 10 sterline!!!
Il viaggio
1° GIORNO – Cambridge
Dopo essere arrivati all’aeroporto di
Stansted (dove arrivano e partono tutti i voli Ryanair di Londra) abbiamo preso
il treno in direzione Cambridge. Per chi non lo sapesse, questo aeroporto dista
una cinquantina di km da Londra. Se non avete un abbonamento ferroviario, il
consiglio è di prendere il pullman per raggiungere la città. Decisamente più
economico. Comunque, noi, col nostro biglietto interrail, non avevamo di questi
problemi ;)
Cambridge è una graziosa cittadina bagnata
dal fiume Can, dove si disputano gare di canottaggio. Ovviamente è famosa in
tutto il mondo per le sue università.
Meno celebre della “sorella” Oxford è, probabilmente, più carina. Direi
che è il classico posto da girare senza meta. Molto suggestivo è il lungo fiume
su cui si affacciano alcune delle più importanti sedi universitarie del Regno.
Alcune di queste sono visitabili a pagamento, mentre in altre si può accedere
liberamente con riguardo ai soli cortili interni. A Cambridge sono famose le
piccole barche (chiamate punt),
simili a chiatte sospinte da un lungo remo, che solcano il fiume. Ogni guida
turistica consiglia di farvi un giro. Non costa neanche tanto: circa 6£/ora. Ma
noi questo non lo sapevamo! (Immaginavamo che i prezzi fossero come quelli
delle gondole a Venezia!) Molto caratteristici, e romantici (per chi dovesse
andare con una ragazza) sono i ponticelli che attraversano i
canali. Rendono in fotografia! Hehe.
Di Cambridge ricordo con piacere l’enorme
parco situato tra il centro storico e la stazione. Mentre ci riposavamo
all’ombra di un albero abbiamo assistito ad una partita di cricket. Prima ed
unica partita di cricket che abbia mai visto giocare in vita mia. Comunque
un’esperienza.
Dopo cena abbiamo preso il treno direzione Londra-King’s Kross
Londra è piena di belle stazioni. Ma quella
di King’s Cross (letteralmente Croce del Re), oltre ad essere
suggestiva dal punto di vista architettonico, ha un significato particolare per
chi ha letto Harry Potter. Sì, c’è il binario 9 e ¾. Ma no, non lo si può attraversare...purtroppo.
Verso le 11 di sera abbiamo preso il treno
direzione York.
2° GIORNO – York e (un po’) Newcastle
Dopo una travagliata notte passata in treno
tra Londra, Newcastle, e le rispettive stazioni, nella mattinata siamo giunti a
York.
York, capoluogo della storica contea dello
Yorkshire, è una città di origine romana (fin dove sono arrivati sti romani eh!)
celebre per la sua cattedrale. Città molto bella secondo me, ma molto
sopravvalutata secondo il mio amico, merita sicuramente una visita.
Non mi soffermerò sulle cose da vedere qui, dato
che già un post di questo blog ne parla. Che poi non si dica che siamo ragazzi
ripetitivi. Oltre a quanto già detto, mi limito ad suggerire il York Castle Museum (http://www.yorkcastlemuseum.org.uk/) dove si trovano ricostruzioni, a grandezza
naturale, della vecchia città con scene di vita medievale, oltre alla visita
delle prigioni e altre cose interessanti.
Di York ricorderò per sempre l’enorme quantità
di uccelli (tipo pellicani ...o forse erano solo papere più grandi) un po’ inquietanti, sulle sponde
del fiume. Molto aggressivi, ma divertenti.
Nel tardo pomeriggio siamo tornati a
Newcastle perché da lì, in serata, partiva il nostro treno per il Galles.
Non posso certo dire di aver vistato la città
per un paio d’ore che abbiamo trascorso intorno alla stazione. Però, mi
permetto di suggerire un giretto al parco situato dietro lo stadio. Parco
enorme dove abbiamo consumato la nostra cena frugale in “compagnia” di un
gruppo di persone che si allenava. Merita, poi, un paio di foto (per gli amanti
del football) lo St James Park Stadium:
veramente imponente. Vicino a
Newcastle si possono ammirare i resti del famoso Vallo di Adriano, una muraglia lunga 120 km che difendeva la
provincia romana della Britannia dalla barbara Scozia.
Purtroppo, non ho avuto modo e tempo di vederne neanche un pezzetto…motivo per
ritornare in Gran Bretagna prima o poi!
3° GIORNO – Swansea (Galles)
Il terzo giorno, dopo un’altra notte (manco a
dirlo) travagliata, abbiamo preso il treno verso sud/ovest…direzione Galles. Il
paesaggio, al di là dei finestrini, scorreva veloce e si faceva sempre più
interessante. Il Galles, a quanto pare, è molto diverso dall’Inghilterra. È più
montuoso, boscoso, con varie riserve naturali. Abbiamo scoperto l’esistenza del
bilinguismo…ogni cartello, ogni indicazione, ogni scritta, è riportata, oltre
che in inglese, anche in gallese. Lingua astrusa che non ha nulla a che fare
con l’inglese (esempio: Galles in
italiano, Wales in inglese e Cymru). Comunque…giunti alla stazione di
Cardiff, un po’ per pigrizia, un po’ per curiosità, abbiamo deciso di non
scendere e proseguire il viaggio. Un’oretta dopo eravamo a Swansea.
Swansea (Abertawe
in gallese), letteralmente “mare del cigno”, non prende il nome dalla presenza
di particolari comunità di volatili o robe del genere. Probabilmente c’entra un
antico re danese…ma è una storia lunga, che potete leggervi tranquillamente su
Wikipedia.
La città è stata una bella sorpresa. Senza
posti super-turistici, ma piacevole da visitare. Una città di mare.
All’info-point ci hanno dato un depliant con le “10 cose da vedere a Swansea”.
Per arrivare a dieci, hanno dovuto metterci anche la libreria, una strada e…il
punto di informazioni stesso! (Simpatici però)
Di bello da vedere c’è il mercato al coperto,
il museo della civiltà gallese (interattivo e con un intero angolo dedicato a
Gareth Bale) e la piazzetta con la fontana davanti al castello (insomma…castello è una parola grossa). Tra
l’altro, dettaglio non irrilevante, il museo è gratuito.
Sorprendente è stata la spiaggia! Un’enorme
distesa di sabbia finissima che si affaccia sul mare d’Irlanda. Ventosa,
circondata dal verde, e un po’ selvaggia. Ovviamente ci siamo stravaccati lì a
riposare, togliendoci finalmente gli zaini dalle spalle. Io, sfidando la brezza
marina, ho pure fatto un bagnetto. Il primo, ma non l’unico, di questa vacanza!
Come al solito, di sera, abbiamo ripreso il
treno, tornando a Cardiff. Qui, si è cenato poco fuori la stazione, mentre il
sole tramontava dietro al colossale Millenium Stadium. E’ scesa la notte sulla
nostra unica giornata gallese.
4° GIORNO – Glasgow (Scozia)
La giornata, probabilmente, più “sottotono”
della nostra vacanza è cominciata come di consueto, il mattino presto alla
stazione ferroviaria. Usciti da lì abbiamo cominciato a girovagare senza meta
per il centro città. Glasgow (gemellata con Torino)
è la più grande città della Scozia, di cui è la capitale economica.
Ad un certo punto abbiamo puntato verso Glasgow
Green, il parco principale situato a est lungo il fiume. Qui ricordo
un’imponente manifestazione, a base di comizi, spettacoli, musica e giostre,
per sostenere l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito. C’era un sacco di
gente felice e fiduciosa: non sapevano, evidentemente, come sarebbe andata a
finire... Comunque…Sempre in questo parco è da vedere l’imponente People’s Place, museo di storia sociale
della città, attaccato alla Winter Garden,
un’elegante serra vittoriana dove ammirare una miriade di piante esotiche.
L’ingresso in entrambi i luoghi è gratuito. Purtroppo noi non siamo potuti
entrare perché quel giorno il complesso era chiuso.
A questo punto il mio compagno di avventure partorisce la folle idea:
raggiungere l’ostello a piedi, passeggiando lungo il fiume. Premessa: le uniche
due notti fatte in ostello (prenotato da casa) sono state qui a Glasgow. Il
fatto è che l’ostello si trovava a ovest, esattamente dall’altra parte della
città che abbiamo scoperto non essere poi così piccola. Dopo oltre due ore di
camminata, sotto il (checché se ne dica) torrido sole scozzese con 10 kili di
zaino sulle spalle, siamo finalmente arrivati a destinazione. L’ostello era in
zona universitaria: molto bella, dinamica e piena di giovani. Purtroppo non
abbiamo avuto modo di apprezzarla, per la stanchezza e per la fretta. Dopo aver
finalmente fatto una doccia, ci siamo buttati sul materasso (il primo dopo 4
giorni) a riposarci. Verso le nove, giusto per poter dire di aver “fatto serata”,
siamo scesi in un pub a cenare. Costolette arrostite, patatine, pannocchia
grigliata e una pinta di birra: mangiato bene, pagato molto. Poi, giretto nei
dintorni per farsi un’idea del luogo (un sacco di locali invitanti) e,infine, a
letto. Sprofondati in un sonno profondo.
5° GIORNO – Edimburgo (Scozia)
Dopo esserci svegliati e aver fatto
colazione, abbiamo raggiunto la stazione e preso il treno per la capitale. C’è
circa un treno ogni ora che collega le due città, distanti 70 km. Giunti a
Edimburgo ci siamo guardati intorno stupefatti....che dire...semplicemente
fantastica! Giusto per rendere l’idea…l’intero centro storico ed il castello
sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Per il resto bisogna
vederla per credere: da qualsiasi parte la si guardi sembra una cartolina.
Lì abbiamo visitato il Museum of Scotland
(http://www.nms.ac.uk/) che espone, oltre a reperti archeologici e oggetti medievali rinvenuti in
Scozia, notevoli collezioni scientifiche geologiche e di storia naturale.
L’articolo più importante: il corpo imbalsamato della celebre pecora Dolly.
Museo molto interessante e....gratuito.
Purtroppo non siamo saliti a visitare l’imponente e famoso castello che svetta
su un’altura nel centro della città. Avendo solo un giorno a disposizione ce
l’hanno sconsigliato perchè pare ci sia troppo da vedere. Comunque abbiamo
fatto il giro a piedi della collina per ammirare il castello da ogni sua
angolazione. Molto bello, tra l’altro, il parco che costeggia il lato nord del
Castello, su Princes Street. Pieno di
gente, artisti e spettacoli. Proseguendo su Princes
Street, verso ovest, ci si trova davanti Calton Hill: una collina nel centro di Edimburgo, sede di un parco
pubblico con numerosi elementi architettonici di interesse storico/turistico.
Come il monumento a Orazio Nelson, o l’imponente facciata di un tempio
classico, monumento “stile Partenone”, mai completato. Da qui si gode di una
panoramica mozzafiato della città, a 360 gradi. Si vede anche la costa ed il
porto che si bagna nel Mare del Nord.
Discesi dalla collina ci siamo diretti alla stazione per rientrare al nostro
ostello di Glasgow: seconda ed ultima notte in un letto vero della nostra
vacanza.
6° GIORNO – Inverness (Scozia)
Anche questa giornata ci ha regalato delle
notevoli sensazioni. Avendo ancora un giorno da dedicare alla Scozia (secondo
il programma abbozzato a casa), l’idea era quella di prendere il treno che
portasse più a nord. Esclusa Aberdeen, che pur prometteva bene, perché a detta
del mio compagno di viaggio si trova troppo
poco a nord, ed esclusa Thurso, cittadina sulla punta settentrionale della Gran
Bretagna, data l’oggettiva difficoltà nel raggiungerla con il treno, abbiamo
optato per Inverness.
Già il viaggio, della durata di 3 ore e 20, è stato spettacolare. Ci siamo
lasciati la Scozia urbanizzata alle spalle, per addentrarci nelle mitiche Higlands. Selvagge e indomite. Fuori dal
nostro finestrino scorreva sterminata la brughiera. Montagne imponenti, foreste
di pini, e valli incise da laghi profondi (loch)
accompagnavano maestosamente il nostro procedere.
Inverness, coi suoi 45 mila abitanti è la capitale
delle Highlands. Deliziosa e
pittoresca cittadina, alla foce del fiume Ness,
offre bellissimi scorci e chi passeggia tra Curch Street, la piazzetta del castello o attraversa il fiume sul
moderno Ness Bridge. Ma la vera
attrazione del luogo è rappresentata dal parco fluviale Isole di Ness. Queste sono due isolette boscose collegate da ponti
pedonali e usate come luoghi ricreativi. Vale la pena farsi un giretto. Seppur non
frutto della nostra esperienza diretta, per dovere di cronaca, va segnalata la
possibilità di praticare, appena fuori città, un’escursione in battello sul
famoso lago di Loch-Ness. Escursione,
a quanto pare, molto gettonata.
Verso le otto di sera abbiamo preso il treno
in direzione contraria per rientrare a Glasgow. Arrivati in città alle 23:30,
ci aspettavano circa 5 ore di attesa prima di poter ripartire alla volta di
Londra. Onestamente è stato il momento più duro della nostra vacanza. Cinque
ore a vagare per una città fredda e ormai deserta hanno letteralmente fatto
vacillare il nostro proverbiale entusiasmo. Ma si sa che, prima o poi, anche
la nottata più buia è destinata a passare e così, magicamente, verso le 4 di
mattina ha riaperto la stazione centrale e noi abbiamo potuto montare sul
nostro agognato treno…
7° GIORNO – Brighton
Arrivati a Londra verso le 9 di mattina,
abbiamo deciso di proseguire verso sud in direzione Brighton. Premetto subito
che eravamo stanchissimi e forse ciò ha impedito di apprezzare a pieno quello
che la rinomata località balneare poteva offrirci. Sicuramente piacevole il lungomare,
e la tappa obbligatoria al suggestivo molo di legno con luna-park incorporato:
il Brighton Pier. Rilassante la
spiaggia di sassi dove per pochi soldi si possono affittare delle sdraio, e
caratteristici i moltissimi chioschi che offrono fish and chips. Ma comunque la sensazione di “sopravvalutato” mi ha
accompagnato per tutta la giornata.
Tra parentesi: il secondo bagno della mia vacanza è stato proprio qui, nelle
acque della Manica.
Mi vorrei solo soffermare su un aspetto: ci
trovavamo a Brighton, mentre soltanto il giorno prima eravamo a passeggio per
le strade di Inverness. Cartina alla mano…sono circa 960 km!!! Potere delle
ferrovie inglesi! Potere dell’InterRail!
8° e 9° GIORNO – Londra
Tutti conosciamo Londra. Nel caso contrario
c’è materiale a sufficienza su internet. Per questo non mi dilungo su ciò che
abbiamo fatto e su quello che abbiamo visto. A Londra c’è ogni genere di cosa,
per tutti i gusti: dagli stadi ai monumenti, dalle gallerie d’arte ai parchi…
Insomma…è impossibile annoiarsi. Due giorni sono pochi. Meriterebbe almeno una
settimana, credo. Se c’è una cosa che mi sento di consigliare è un giretto nel
quartiere di Notting Hill con la sua
celebre Portobello Road.
Consiglio pratico per muoversi in questa
enorme metropoli: direi che la soluzione migliore è quella dell’abbonamento
giornaliero alla mitica Tube (metropolitana);
che costa sulle 9 sterline e ti consente di andare praticamente ovunque.
Al calar della sera, abbiamo raggiunto la stazione
di Liverpool Street. Dopo aver cenato
nel Kfc che gli sta di fronte,
abbiamo preso il treno per l’aeroporto di Stansted. (L’ultimo treno è intorno
alle 23:20).
In aeroporto ci siamo sistemati per passare
la notte in attesa del volo che ci avrebbe riportato a casa.
FINE
Bhe che dire potresti aggiungere che il sole ci ha accompagnato per 9 giorni su 9 a dispetto di quello che si pensa della gran bretagna e che ci siamo persino abbronzati nella nostra permanenza in galles ;)
RispondiEliminacomunque l'articolo è scritto molto bene speriamo di non essere gli unici a leggerlo XD
assolutamente no, non siete gli unici :) Grandi ragazzi... a distanza di anni
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